Le origini di Casale di Scodosia risalgono all’epoca Paleoveneta, ma i primi insediamenti di una certa importanza furono quelli costituiti dai veterani di guerra romani nei primi anni del I° secolo d.C. I reperti archeologici rinvenuti con l’aratura dei terreni fanno ritenere che duemila anni fa Casale era un importante centro agricolo, avvantaggiato dalla posizione sulla strada romana Ostiglia-Este. Nei secoli successivi le invasioni barbariche, e la rotta dell’Adige nel 589 d.C., segnarono il progressivo declino della zona.
Nel 601 i Longobardi di re Agilulfo procedettero alla divisione amministrativa dei territori costituendo una “sculdascia” tra i fiumi Frassine, Fratta e Adige; in questa unità amministrativa si trovava anche Casale. La seconda parte del toponimo del nostro paese proviene da questo termine longobardo; Casale invece è riferito, come per altri comuni italiani, all’abitato originario – gruppo di case – che ha dato poi vita al paese. Un periodo di relativa serenità è quello della dominazione veneziana che portò alla bonifica delle zone paludose e ad un miglioramento delle condizioni di vita.
Dalla caduta della Serenissima si assiste ad un progressivo declino che si arresterà, con una decisa inversione di tendenza, nella seconda metà degli anni sessanta del XX secolo. Ciò grazie all’artigianato del mobile in stile che ha dato impulso alla rinascita economica e sociale del paese.
Villa Correr
Era la dimora estiva della nobile famiglia veneziana Correr. Costruita alla fine del XVII secolo su preesistente fabbricato di proprietà di altra nobile famiglia veneziana, quella dei Valier. Attualmente la villa, a causa dello stato di degrado in cui si trova, non è visitabile; lavori di ristrutturazione del tetto portati a termine a primavera 2008.
L’ala est, un tempo adibita a magazzini, seccatoi per tabacco e scuderie, è oggi tenuta in efficienza dalla Pro Loco. Notevole il parco con alberi secolari sul retro della Villa.
Chiesa di Santa Margherita
Si trova in località Altaura, vicino Villa Correr. La costruzione originaria risale ai primi anni dell’XI secolo, l’aspetto attuale è conseguente alla riedificazione del 1536. All’interno il soffitto affrescato risale al 1898. Ai lati dell’altare due credenze in stile barocco veneziano. Sopra l’altare si trovava una pala, trafugata nel 1981, di Santa Margherita d’Ipres alla quale è dedicata la chiesa.
Masseria Altaura
Vicino alla villa vi è la casa del Gastaldo, che era il factotum degli antichi signori, oggi la casa e la barchessa sono diventate la sede di una fattoria didattica con annessi terreni e animali da cortile, l’azienda svolge la funzione anche di agriturismo con possibilità di alloggio, spuntini e vendita di prodotti biologici.
Casa Grompo
La famiglia Grompo, di cui troviamo notizie dal XV secolo, fu aggregata al Consiglio Nobile di Padova nel 1647 e mantenne tale status fino alla caduta della Serenissima. La costruzione risale alla fine del XIV secolo e inizialmente doveva essere una caserma. Interessante sul lato est un poggiolo in marmo bianco in stile veneziano.
Campanile
Dell’antica chiesa ora abbattuta rimane la torre campanaria che risale al XII secolo. È un bellissimo esemplare arcaico di campanile a pianta quadrata in mattoni e pietra trachitica. Le due campane, rimosse, si trovano ora all’interno della chiesa parrocchiale Santa Maria.
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